Lavorare come nutrizionista significa avere un altissimo livello di competenze riguardanti la biologia e l’alimentazione. Occorre infatti avere un’elevatissima competenza intellettuale e studiare in modo approfondito le materie citate. In più occorre anche ottenere un’apposita abilitazione, anche se questo non è tutto.
Si può infatti definire il nutrizionista come una figura professionale che deve apportare delle correzioni riguardanti i comportamenti alimentari erronei adottati da alcune persone. Questi ultimi infatti possono compromettere la salute dell’individuo ed è proprio questo uno dei motivi più comuni per cui diversi soggetti scelgono di rivolgersi all’esperto in questione.
Oltre a questo si può affermare che un nutrizionista possa lavorare in proprio, come libero professionista, oppure anche come dipendente presso strutture private o pubbliche.
Il primo caso però è di gran lunga più comune per la categoria in questione.
Di seguito un approfondimento per capire bene come si può definire il lavoro dei nutrizionisti, indicati anche con l’espressione “biologi nutrizionisti” e quali sono i requisiti da inserire nel proprio curriculum vitae al fine di potersi candidare come professionisti di questo settore.
Lavorare come nutrizionista: di che cosa si occupa esattamente questa figura professionale
Lavorare come nutrizionista significa studiare molto e ottenere un’apposita abilitazione. Prima di approfondire il discorso sul come diventare esperti di questo settore però si deve dare una definizione precisa di questa professione.
Si può affermare che tale figura lavorativa debba correggere tutti quei comportamenti alimentari sbagliati e tutto ciò viene fatto per migliorare il benessere dei pazienti.
Il compito fondamentale del nutrizionista quindi è quello di provvedere alla rieducazione alimentare, sempre se la situazione del soggetto lo richiede. Di solito si tratta anche di chi può elaborare una dieta o di chi fornisce una consulenza di tipo alimentare e in più può anche prescrivere degli integratori. Proprio in tal caso sarebbe più opportuno parlare di “biologo nutrizionista”.
La maggior parte delle persone che si rivolge ai nutrizionisti è in sovrappeso oppure presenta dei disturbi come ad esempio intolleranze alimentari, ma anche allergie. Si precisa anche che l’ideale è sempre rivolgersi a degli esperti, quando si cercando consigli sul tipo di alimentazione da seguire, evitando affermazioni espresse da chi non svolge questo lavoro, come ad esempio personal trainer, ma anche persone che si fingono professionisti quando in realtà non lo sono.
È possibile rivolgersi ad un nutrizionista a qualsiasi età, sia per coloro che vogliono consigli utili per raggiungere il peso ideale, sia per coloro che sono in fase di crescita e vogliono capire quale sia il percorso giusto per un’alimentazione sana e corretta.
Anche chi soffre di diabete può richiedere l’aiuto di questi professionisti, ma anche gli sportivi di qualsiasi categoria, nonché enti o istituti. Questi due, a cui si possono aggiungere delle aziende, possono chiedere la consulenza dei nutrizionisti per capire quali schemi dietetici debbano essere forniti al personale presente nelle scuole, negli asili, ma anche nelle mense di altri luoghi.
È bene anche chiarire un dubbio che spesso hanno diverse persone: molti credono che il nutrizionista debba fornire diagnosi, ma non è assolutamente così. Egli deve solo fare una consulenza e fornire la dieta giusta per la propria situazione.
Al fine di definire al meglio quali siano i compiti dei biologi nutrizionisti, può essere utile approfondire anche questo discorso.
Le mansioni di un nutrizionista
I compiti che deve svolgere un nutrizionista sono i seguenti:
- capire la situazione del cliente valutando le sue necessità e rischi per la salute
- fornire una dieta apposita per la situazione del paziente
- analizzare le diagnosi fornite dai medici relative a quel paziente
- analizzare attentamente le abitudini alimentari dei pazienti
- svolgere consulenza alimentare
- controllare che il regime nutrizionale assegnato sia idoneo e corrisponda alle necessità dei pazienti
- svolgere attività di rieducazione alimentare
Come si è visto, i compiti del nutrizionista sono concentrati sul fornire consulenza alimentare, ma anche sul fornire una dieta apposita che sappia rispondere al meglio alle necessità dei pazienti. Nonostante le mansioni di questa figura professionale sembrino poche, in realtà per ognuna ci sono responsabilità molto alte, nonché un percorso formativo ben preciso e requisiti importantissimi da possedere, senza i quali non sarebbe possibile svolgere l’attività in questione.
Le competenze e i requisiti che deve avere un nutrizionista - CV
Le competenze e i requisiti che un nutrizionista deve assolutamente possedere (e che possono essere anche inseriti nel Curriculum Vitae) sono i seguenti:
- esperienza ed elevata preparazione nell’elaborare diete e piani nutrizionali appositi per ogni individuo
- conoscere al meglio le caratteristiche dell’alimentazione
- avere elevate competenze in biologia
- conoscere le patologie inerenti la nutrizione, come ad esempio obesità, diabete e qualsiasi altro tipo di disturbo collegato all’alimentazione
- saper ascoltare
- avere pazienza
- saper monitorare i risultati della dieta assegnata
- saper interpretare le richieste e i bisogni dei pazienti
- saper comunicare con i pazienti
- essere precisi
- avere spiccati doti organizzative
Per quanto riguarda le competenze di questo esperto, come si è visto sono diverse. Importantissima è la conoscenza delle varie patologie alimentari, anche se è opportuno ribadire che questo professionista non dovrà fornire alcuna diagnosi, ma basarsi su quelle già fornite dai medici, assegnando la dieta corretta.
In più è doveroso precisare che il nutrizionista non solo deve conoscere i disturbi che una cattiva alimentazione può causare, ma anche quelli che possono essere aggravati da un percorso alimentare sbagliato, anche se quest’ultimo non ne rappresenta la causa primaria. Per esempio, le malattie cardiovascolari: queste possono essere originate da una serie di fattori diversi, ma una cattiva alimentazione può peggiorarli.
Il nutrizionista deve conoscere quindi anche malattie del genere. Oltre a questo, è importantissimo anche specificare quale sia il percorso formativo corretto da seguire, per entrare a far parte della categoria dei nutrizionisti.
Il percorso formativo da seguire per diventare nutrizionista
Al fine di diventare nutrizionista occorre prima di tutto possedere una laurea triennale in biologia e poi specializzarsi ottenendo un altro titolo di laurea, ma di tipo magistrale.
I titoli ammessi per poter accedere poi all’esame di stato per diventare biologi nutrizionisti sono i seguenti:
- biologia
- biotecnologie agrarie
- biotecnologie industriali
- biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche
- scienze della nutrizione umana
- scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio
- scienze biologiche
Tutti questi titoli permettono al soggetto di iscriversi all’esame di stato, superato il quale si entrerà all’interno dell’Albo professionale dei Biologi. Per superare la prova però si dovranno anche superare due scritti, una prova orale e anche una pratica.
Per quanto riguarda i test scritti, questi si basano su determinate materie, come ad esempio biotecnologia, biochimica, biofisica, biostatistica, biomatematica, biomorfologia, clinica biologica, clinica ambientale, igiene, ma anche microbiologia e management e legislazione professionale. A queste si aggiungono anche le conoscenze relative alle certificazioni e alla gestione della qualità.
Per la prova orale le materie da ripassare saranno le stesse, ma a quelle indicate si dovranno aggiungere anche i principi di deontologia professionale. La prova pratica invece verterà soprattutto su delle valutazioni di tipo epidemiologico e anche statistico, nonché sull’uso di strumenti per la valutazione dei dati sperimentali.
È possibile anche specializzarsi ulteriormente, dopo essere entrati nell’Ordine dei biologi, frequentando un corso in Scienze della nutrizione umana, che non è obbligatorio, ma che sicuramente aiuta ad affinare ulteriormente le proprie conoscenze.
Questo è molto importante, anche perché esistono tantissimi esperti nel campo nutrizionale e distinguersi può essere sicuramente un fattore fondamentale. Oltre a questo, è bene anche non confondere mai la figura del nutrizionista, con quella del dietologo e del dietista, completamente diverse. Il primo infatti è proprio un medico e come tale può fare delle diagnosi prognosi e curare i pazienti, cosa che il nutrizionista non può fare.
Il dietista invece è colui che, ascoltando le diagnosi fornite dal medico, segue il paziente in un lungo percorso di tipo terapeutico, ma si tratta di una sorta di “tecnico del settore alimentare”.
Oltre a tutte queste informazioni, può essere utile indicare anche qual è il salario di un nutrizionista.
Il salario di un nutrizionista
Il salario di un nutrizionista è in media di 1600 euro al mese, anche se si dovrebbe parlare di prezzo per seduta, dato che il professionista in questione tende soprattutto a lavorare in modo autonomo, quindi all’interno di un proprio studio.
All’incirca per ogni seduta, i nutrizionisti possono percepire dai 30 ai 150 euro. Il prezzo è così variabile perché può dipendere sia dall’esperienza del professionista, sia da quanto egli sia conosciuto, sia dal luogo in cui opera, nonché dalla problematica della persona che ha di fronte.
Come si è visto, si può affermare che la figura professionale in questione debba avere una lunga serie di competenze a anche di esperienza, al fine di poter svolgere il suo lavoro al meglio, senza rischiare di compromettere la salute dei suoi clienti.
Scritto da
Giada Fiordaliso.