Cos’è il Brainstorming - Significato ed esempi

Con il termine “brainstorming” si indica un metodo particolare che serve per tirare fuori delle idee. Per utilizzarlo occorre essere in gruppo, in modo che ognuno esprima le sue opinioni, intuizioni e creazioni senza filtri, come se dovesse indicare le prime cose che gli vengono in mente.

Tutte queste idee verranno analizzate successivamente, trasformate, selezionate, così da trovare la soluzione giusta ad un determinato problema oppure quella più attinente ad un certo progetto. 

Di seguito una guida completa utile per dare una definizione corretta di questo metodo che veniva applicato addirittura fin dal Medioevo e che oggi è molto diffuso. In più sarà dedicata buona parte dell’articolo alla spiegazione dello svolgimento del cosiddetto “assalto mentale”, traduzione della parola inglese, e all’indicazione delle sue varianti.

Brainstorming


Il brainstorming: di che cosa si tratta esattamente

Il brainstorming, tradotto anche con l’espressione “raccolta delle idee” serve proprio per far tirare fuori, ad un gruppo di persone che si riuniscono, determinate intuizioni e creazioni. Lo scopo è quello di risolvere un problema o trovare la chiave giusta per far decollare un progetto lavorativo.

Nonostante il metodo in questione abbia origini medievali, sembrerebbe che si sia iniziato a diffondere dal 1957, per merito di Alex Faickney Osborn, che scrisse il libro “Applied Imagination”, proprio a riguardo.

Le idee che vengono proposte durante la riunione alla quale partecipano più persone devono essere tutte spontanee, ovvero letteralmente “lanciate fuori” dalla propria mente, senza che siano filtrate con analisi preventive.

Oltre a questo, l’applicazione del metodo in questione non è per nulla complicata, ulteriore motivazione per cui la “tempesta di idee” è una metodologia così diffusa. Usata soprattutto dalle agenzie creative, di comunicazione e pubblicitarie, in realtà viene usufruita anche da molte aziende.

Da aggiungere alle sue caratteristiche il fatto che a comporla vi siano quattro regole principali, tutte molto semplici da applicare.

Come applicare il metodo

Il brainstorming può essere applicato seguendo quattro facili regole

  • La prima è quella di dover mettere il concetto di quantità al primo posto, quindi anche prima della qualità. Questo vuol dire che più idee si tireranno fuori nel momento in cui si effettua la riunione, e più saranno alte le probabilità di successo. Qui si può obiettare sottolineando che tra tutte quelle intuizioni che vengono espresse, tante potrebbero essere successivamente scartate. In realtà proprio questa fase risulta essere di fondamentale importanza, anche perché permette di far emergere le creazioni migliori ed escludere definitivamente quelle che non vanno bene.
  • Una seconda regola è quella di evitare di fare critiche, ma anche commenti su idee espresse da altri partecipanti, nonché discussioni a riguardo. Nel momento in cui si prende la parola infatti è necessario esprimere solo una o più intuizioni, senza mettersi ad analizzare quelle già espresse da altri.
  • Importantissima poi anche la terza regola, che prevede di scrivere tutte le idee che vengono proposte durante l’assemblea, segnandole magari su una lavagna, fogli, computer o altro, in modo che presto saranno tutte analizzate. In tal modo si può evitare di ignorare alcune opinioni, così da evitare anche di demotivare qualcuno.
  • La quarta “legge base” poi consiste nel lanciare pensieri anche provenienti da idee altrui. Ciò significa che se vengono fuori degli spunti che si basano su opinioni appena espresse da altri partecipanti, tutto ciò è ben accetto, purché il punto di vista indicato sia differente.

Per capire ancora meglio questo metodo può essere molto utile spiegare passo per passo come avviene una sessione del genere.

 

La riunione con la “tempesta di idee”

La prima cosa da mettere in atto per effettuare una riunione con il metodo di brainstorming e avere successo è scegliere un bravo moderatore. Con tale termine si indica qualcuno che sappia guidare la discussione e la “tempesta di idee”, senza ignorare le opinioni di alcun membro e cercando anche di incentivare nella fuoriuscita di creazioni.

Per riuscire a perseguire tal fine, è necessario che colui che modera l’assemblea sia adeguatamente preparato e molto professionale.

Tra l’altro, proprio tale figura dovrà prima di tutto preparare la seduta di brainstorming, in modo organizzato. Ciò significa che per prima cosa deve essere a conoscenza del numero di individui che vi parteciperanno e deve anche scegliere un ambiente giusto.

Se quest’ultimo fosse troppo piccolo, la sessione potrebbe non apportare ottimi risultati, perché mentre i partecipanti sono chiamati ad esprimere le loro idee, potrebbero sentirsi intimiditi.


Da sottolineare poi un altro elemento fondamentale: prima di iniziare il meeting sarà necessario anche che il moderatore conosca bene le caratteristiche caratteriali di chi compone il gruppo.
Ciò è molto importante perché quest’ultimo deve essere composto da caratteri eterogenei, ma che vadano d’accordo e che permettano a tutti i soggetti di collaborare. Se prima non si forma un mix ben bilanciato, allora la “raccolta di idee” potrebbe non avere successo.

Oltre al modo di fare, l’organizzatore dell’assemblea deve anche conoscere età, nazionalità, sesso, competenze professionali e tecniche di ogni membro e comporre il gruppo tenendo conto di tutti questi aspetti. 

Ulteriore aspetto da tenere in considerazione è il fatto delle gerarchie dal punto di vista lavorativo. Si deve scegliere se ammettere solo dipendenti alla sessione di brainstorming oppure capi o se aggiungere anche i tirocinanti, e così via.

Non terminano qui però i consigli utili per mettere in pratica questa “tempesta di idee” in modo ottimale.

Gli altri consigli utili per una sessione di “lancio delle creazioni” perfetta

Per avere ottimi risultati occorre anche scegliere la lingua in cui si terrà la riunione, soprattutto se quest’ultima è di livello internazionale. Il moderatore dovrà pensare al fatto che nessuno dovrà avere “barriere linguistiche”, cioè problemi a capire lo svolgimento del meeting, perché non conosce in modo perfetto la lingua.

A tal fine, è meglio optare per uno svolgimento in una lingua di cui tutti sono a conoscenza. In alternativa, si può anche permettere ad ogni partecipante di esprimersi nella propria lingua madre e poi tradurre successivamente le intuizioni esposte.

Dopo tutti questi preparativi, può effettivamente iniziare la sessione di brainstorming e il moderatore inizia con un’introduzione, in cui espone le regole del metodo e spiega la tematica sulla quale i partecipanti dovranno tirare fuori le loro idee.

Come fase successiva egli dovrà poi formulare una o più domande specifiche, per spingere i membri a tirare fuori le loro creazioni e possibili soluzioni al quesito. Il tutto però deve essere richiesto senza che si influenzino gli individui a creare determinate idee, quindi la domanda deve essere il più possibile neutra. Per fare un esempio a riguardo, si può indicare il seguente quesito: “Trovare uno slogan per questa merendina”.

Dopo o anche prima di aver posto il punto centrale della riunione, si dovrà anche indicare il tempo che i soggetti avranno a disposizione per la “tempesta di cervelli”.

Gli elementi importanti da considerare durante lo svolgimento

Tra gli elementi principali da tenere in considerazione per la “raccolta di idee”, vi è il fatto che queste ultime debbano essere veloci e provenire da più persone diverse.

In più il moderatore dovrebbe rivolgersi anche alle persone che parlano poco o che ancora non hanno espresso la loro opinione, in modo da farle partecipare. Nello stesso tempo dovrebbe bloccare quegli individui che non hanno timore ad esprimere ripetutamente tantissime idee, perché con il loro modo di fare potrebbero demotivare gli individui dal carattere più introverso.

Oltre a questo, per far sì che la sessione di brainstorming sia di successo, occorre anche elogiare ogni persona che prende parola, senza però valutare l’idea, ma solo il fatto che l’abbia espressa.

Se invece si verifica una pausa in cui nessuno parla, allora o è il moderatore che deve prendere la parola, oppure quest’ultimo può decidere di fare un break e interrompere per alcuni minuti la riunione.

Dopo aver raccolto tutte le idee, come accennato, queste devono essere analizzate e in questa fase occorre fare delle considerazioni precise, vòlte ad escludere quelle creazioni meno consone e a prendere in considerazione quelle più coerenti e valide.

Durante l’analisi devono essere coinvolte tutte le persone, partecipando attivante, senza criticare in malo modo, ma fornendo punti di vista oggettivi e di aiuto.

Ulteriore metodo di valutazione delle idee è quello di procedere per esclusione, in modo tale che ne rimanga solo una da sviluppare.

Ecco che si arriva così alla fase dello sviluppo, che è quella principale e in questo step possono essere utili anche delle mappe mentali o mappe concettuali, metodo che tra l’altro può essere usato anche per la fase del brainstorming vero e proprio.

I campi in cui si applica questo metodo

Tra i campi in cui il brainstorming viene maggiormente utilizzato si possono citare sicuramente quello pubblicitario, per sviluppare nuovi prodotti e realizzare campagne pubblicitarie, ma anche per migliorare elementi già esistenti e presenti in commercio.

Oltre a questo poi vi è quello aziendale, ma non solo. Il metodo in questione infatti è usato molto anche per la risoluzione di problemi e per trovare soluzioni alternative, per valutare situazioni o anche per gestire processi o progetti. Usando la “tempesta di cervelli” si possono anche trovare alternative più consone per soddisfare i clienti, ma questo non è tutto.

In tal modo tra l’altro si può anche ottenere un altro risultato molto importante: quello di costruire una squadra vincente che lavori bene e che trovi idee sempre brillanti.

A tutto questo si può aggiungere anche un altro motivo per cui il brainstorming potrebbe essere utile: la pianificazione di progetti, calendari, programmi e fasi del lavoro.

I diversi tipi di brainstorming

Il metodo in questione presenta anche delle varianti. Tra queste vi è il cosiddetto “brainstorming ABC”, in cui i vari partecipanti sono tenuti ad esprimere idee per ogni lettera dell’alfabeto. Quando si esauriscono le intuizioni per una determinata lettera o se non ve ne sono, si passa al carattere successivo.

Molto interessante poi come tipologia è la “tempesta di idee telematica”, che può essere denominata in questo modo perché si svolge con appositi software oppure programmi con i quali si effettuano videochiamate con più persone. Nel primo caso, si usano direttamente chat digitali in cui ogni partecipante indica le sue intuizioni, che verranno poi raccolte dal moderatore.

Se invece si svolge una riunione in forma digitale o Smart working, il moderatore in questo caso dovrà fare particolarmente attenzione ad evitare che si crei confusione e a dare la parola a turno, a tutti quanti.

Tra i programmi digitali più utilizzati per praticare questa variante particolare, si possono nominare Slack ma anche altre piattaforme, come Skype.

Tra gli altri tipi di “raccolta delle idee” vi è poi anche il cosiddetto “brainwriting”, considerata una delle migliori tipologie, perché si tratta di invitare i membri a scrivere le proprie idee su fogli anonimi. Questi vengono poi raccolti dal moderatore e analizzate in modo collettivo. Tale metodo può aiutare ad esprimersi al meglio senza avere paura di doverlo fare davanti al gruppo e senza frenarsi per timore del giudizio altrui.

A questo elenco si aggiunge poi il “brainwalking”, chiamato così perché “walk” in inglese significa “camminata”.

In effetti in tal caso non si svolge una riunione, ma i dipendenti sono tenuti a scrivere le idee su cartelloni affissi sulle pareti dell’ufficio, solo quando le intuizioni arrivano all’improvviso. Di conseguenza, durante una pausa o anche mentre stanno svolgendo il loro turno, possono andare a “fare la passeggiata” per annotare sui cartelli la loro proposta. Come si è visto, il brainstorming è una tecnica molto particolare, ma anche utile in molti ambiti lavorativi e in più presenta diverse varianti, tra le quali si può scegliere quella più consona per trovare la soluzione giusta al quesito fornito in quel momento.

Scritto da
Giada Fiordaliso

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