Competenze organizzative e gestionali nel CV - Esempi

L’espressione “competenze organizzative e gestionali” si riferisce a delle capacità molto richieste dai datori di lavoro e che dovrebbero sempre essere menzionate all’interno del proprio curriculum vitae. Sicuramente il fatto di possedere delle abilità appartenenti all’ambito organizzativo e gestionale può comportare una maggiore probabilità, rispetto agli altri candidati, di essere assunti.

Inserire tali competenze all’interno del CV vuol dire infatti rendere il proprio profilo molto più interessante. Come suggerisce la loro denominazione, si tratta di skills che comprendono la bravura nel sapersi organizzare e nel saper strutturare il proprio lavoro, nonché nel saperlo gestire al meglio, per raggiungere gli obiettivi prefissati. Di seguito una guida completa per capire meglio quali siano gli elementi che costituiscono questa particolare categoria di capacità, che rientra nel gruppo delle “soft skills”, ovvero le competenze trasversali.

Competenze organizzative e gestionali: di che cosa si tratta esattamente

Si chiamano “competenze organizzative e gestionali” e rientrano nel grande gruppo delle soft skills, indicate a loro volta anche con l’espressione “competenze trasversali”.
Si tratta di abilità che non dipendono dal tipo di formazione che si è seguita, né dalle capacità tecniche che sono state apprese a livello pratico nel corso delle proprie esperienze lavorative. Piuttosto, si tratta di skills che consentono di saper organizzare al meglio il compito da portare a termine, senza lasciarsi ostacolare da eventuali problematiche che giungono all’improvviso, né da situazioni di stress.
Nelle competenze in questione però compare anche il termine “gestionali” proprio perché oltre alla capacità organizzativa vi è anche quella di gestione. In questa parola si comprende sia il modo di gestire la propria attività lavorativa, per evitare ritardi o rallentamenti o il fallimento di obiettivi, sia il modo con cui ci si relaziona con il proprio team o con la clientela.
Tutte queste abilità possono essere apprese sia dall’ambiente culturale o sociale che si è frequentato nel corso degli anni, ma in primis derivano dal proprio carattere e dalla personalità. Non si esclude poi che possano anche provenire da alcune esperienze lavorative passate. Non si tratta però di competenze tecniche, concrete, ma del sapersi gestire bene per raggiungere un risultato ottimale. Non terminano qui le caratteristiche utili per definire queste skills e per capire perché sono considerate così importanti dai datori di lavoro.

Le altre caratteristiche di queste competenze particolari e perché sono così importanti

Le competenze inerenti l’ambito organizzativo e gestionale sono di fondamentale importanza, tanto che spesso vengono chiaramente espresse tra i requisiti indispensabili ai fini dell’assunzione e presenti negli annunci di lavoro. Nel momento in cui sono menzionate, significa ancora di più che quella determinata azienda cerchi candidati che le possiedano.
Di solito la loro importanza è sottintesa, come scontata, perché un recruiter si aspetta già di trovarle nel curriculum vitae di una persona. Non tutti però sono a conoscenza di quanto siano fondamentali. 


Partendo dalle competenze organizzative, si può affermare che ormai qualsiasi ambito lavorativo le richieda, anche quelli più differenti tra loro. Si possono infatti avere una marea di nozioni o si può aver svolto una lunga serie di studi, ma non è detto che poi il candidato si sappia organizzare. Questo potrebbe anche portare il datore di lavoro ad escluderlo dalla selezione.
Concetto simile anche per le skills gestionali, che fanno sempre parte delle competenze trasversali. È bene però approfondire con maggiore attenzione queste capacità, anche perché oltre al modo di sapersi organizzare e gestire, in realtà questo gruppo ne comprende anche altre.

Quali sono: ecco gli esempi da inserire nel proprio curriculum vitae

È bene evidenziare con maggiore chiarezza degli esempi di competenze organizzative e gestionali, in modo che tutti coloro che non le abbiano inserite nel proprio curriculum vitae, possano farlo senza incontrare difficoltà.
Tra le skills relative alla propria organizzazione non vi è solo quella relativa al saper suddividere un compito o un progetto in più fasi, per raggiungere step dopo step il proprio scopo o il risultato giusto. Piuttosto, in questo gruppo può essere indicata anche la capacità di tenere in ordine i propri oggetti sul tavolo o i propri strumenti di lavoro o di realizzare una grafica ordinata in un determinato plan o project e non solo.


Essere ordinati significa anche svolgere determinate analisi prima di gettarsi in un progetto o prima di prendere una decisione che lo riguardi. Nel cv si può menzionare la capacità di mantenere ordine in queste fasi, quindi sia quelle che prevedono l’uso di dispositivi o macchinari, sia ordine mentale, ma anche nella raccolta delle informazioni, o si può anche sottolineare di essere persone ordinate.
Numerosi studi hanno infatti dimostrato che il fatto di tenere una postazione ordinata, aiuti ad aumentare il livello della produttività. L’ordine fa parte quindi della propria organizzazione. Certamente, sul proprio cv si può mantenere una frase generale, come ad esempio “capacità nel mantenere ordine tra una fase di lavoro e l’altra, capacità di sviluppo e gestione in ogni progetto” e così via.
Nel curriculum però si può inserire anche la seguente frase: “capacità di pianificare il proprio lavoro”. Questo è un esempio di competenza organizzativa e gestionale di fondamentale importanza che è già stata accennata, ma che merita un approfondimento. I datori di lavoro infatti considerano che se il candidato sappia suddividere un certo compito in determinate fasi, allora saprà portarlo a termine in modo più rapido e veloce, riuscendo ad eliminare eventuali problematiche che sopraggiungono in modo improvviso.
Tra le competenze organizzative e gestionali da inserire nel cv però vi è anche quella di saper riorganizzare il proprio lavoro proprio nel caso in cui capitino degli imprevisti.
Qui entra in gioco quindi la propria skill nel saper gestire il tutto, senza però lasciarsi prendere dal panico.
Il cosiddetto “problem solving” inoltre si collega a questo concetto e riguarda l’abilità di saper affrontare una situazione di stress o un problema, senza lasciarsi bloccare da questo, ma riuscendo lo stesso a trovare la giusta soluzione per raggiungere il risultato desiderato. Ulteriore abilità che fa parte dello stesso gruppo e collegata a queste due appena indicate è quella relativa al controllo delle proprie emozioni: non lasciarsi sopraffare dall’ansia, dalle sensazioni negative e dal forte stress sono elementi fondamentali, che rientrano sempre nella capacità di sapersi organizzare e gestire.

Le altre competenze da poter menzionare nel CV

Tra le altre skills organizzative e gestionali che si possono indicare vi è anche la capacità di concentrarsi sul lavoro da portare a termine, quindi l’abilità di sapersi focalizzare solo su quel compito, senza farsi distrarre, o anche l’abilità di sapersi concentrare su una determinata fase di un progetto, che magari richiede maggiore attenzione.
Rientrano però sempre nelle competenze collegate all’organizzazione e alla gestione del proprio lavoro anche il fatto di avere una certa empatia e di essere flessibili. Per quanto riguarda la prima, significa sapersi adattare e sapersi relazionare con la propria clientela, saper rispondere in modo positivo sia all’ambiente che si ha intorno, sia alle persone presenti nella stessa azienda o ufficio, cercando di mantenere buoni rapporti con tutti, senza lasciarsi influenzare in modo negativo da nulla, ma piuttosto assumendo un atteggiamento pro-positivo.
Anche la flessibilità è di fondamentale importanza, perché sapersi gestire e organizzare vuol dire anche essere disponibili, quindi saper affrontare eventuali cambi turno oppure orari a cui è necessario adattarsi. L’adattabilità deve essere quindi compresa nelle competenze in questione e può essere espressa chiaramente nel cv.


Si è parlato anche di sapersi relazionare con gli altri e questo merita un approfondimento. Oggi ormai tutti gli ambiti lavorativi richiedono questa skills. Saper lavorare in gruppo e sapersi gestire all’interno di un team o comunque saper gestire i rapporti con i dipendenti è molto importante per organizzare il proprio lavoro e per far raggiungere all’azienda i risultati che si aspetta di vedere.
Organizzazione e gestione però comprendono anche il saper parlar con la clientela e mostrarsi disponibile con quest’ultima, cercando di soddisfare le loro richieste e aspettative.
Importantissima poi anche un’altra competenza organizzativa, che riguarda la capacità di lavorare in piena autonomia, senza andare nel panico o senza richiedere in continuazione l’aiuto degli altri. Saper gestire un compito lavorativo in modo individuale è molto importante e fa parte dei requisiti maggiormente richiesti dai datori di lavoro.

Saper gestire il tempo, rispettare le date di scadenza, saper svolgere più progetti insieme

Ci sono alcuni ambiti lavorativi che necessitano di candidati che oltre ad avere le capacità organizzative e gestionali finora indicate, ne abbiano anche altre tre.
Tra queste, il fatto di saper gestire al meglio il proprio tempo a disposizione, senza svolgere l’intero lavoro nei giorni prossimi alla data di scadenza. Piuttosto, è meglio scandire i vari step e quindi usare al meglio il periodo di tempo che è stato indicato dal capo.
Collegata a questa skill, vi è quella di rispettare le date di consegna, senza ritardare. In alcuni ambiti lavorativi tale capacità può essere determinante nella scelta del candidato giusto.
In più può capitare che alcuni recruiter preferiscano scegliere delle persone che siano anche in grado di gestire più progetti nello stesso arco di tempo, senza però concentrarsi maggiormente su uno, piuttosto che su un altro, rischiando che uno venga bene e gli altri no. Lo scopo è gestirli bene e tutti con la massima efficienza. Tale competenza non è per niente facile e richiede una grandissima bravura organizzativa. Oltre a conoscere tutti questi esempi di skills gestionali e relativi al sapersi organizzare nell’attività lavorativa, può essere utile anche imparare a menzionarle nel proprio curriculum vitae nel modo corretto.

Come indicare le competenze organizzative e gestionali nel curriculum

Per inserire le competenze in questione le cv si dovranno evitare le frasi scontate come “buon senso dell’organizzazione” ma specificare, come indicato precedentemente, delle frasi che facciano capire al meglio al recruiter quali skills si possiedano.
Per fare degli esempi, sarà meglio scrivere “buona capacità nel saper suddividere in fasi il proprio lavoro, perseguendo al meglio gli obiettivi prefissati”. Ecco già questa affermazione, rispetto alla prima, riesce a dare un aspetto migliore al proprio cv e potrebbe colpire l’attenzione del datore di lavoro.
Ulteriore considerazione da dover fare è quella riguardante la creatività: meglio realizzare delle frasi in modo autonomo, cercando di costruirle ex novo, piuttosto che copiarle da Internet. Queste ultime infatti possono essere viste come frasi già sentite, già lette, non “proprie” del candidato. Essere creativi invece, senza però strafare, può fare la differenza.
Si consiglia inoltre di leggere l’annuncio di lavoro in modo dettagliato, prima di presentare la propria candidatura. In questo modo si potranno mettere in evidenza le competenze organizzative e gestionali richieste dall’azienda, magari mettendole all’inizio dell’apposito paragrafo, inserendo poi anche quelle non richieste nell’annuncio.
Altro consiglio che può essere utile per indicare in modo corretto le competenze organizzative e gestionali nel proprio cv è quello di menzionare solo ed esclusivamente quelle che si possiedono realmente. Sarebbe molto inutile infatti mentire, con il rischio di essere sia segnalati per aver dichiarato il falso, sia rischiare di fare una figuraccia. Nel momento infatti in cui si dovesse passare la prima selezione e poi giungere al livello dimostrativo, in cui le skills relative al sapersi gestire e organizzare dovrebbero essere mostrate, ecco che si deluderebbe il datore di lavoro, apparendo come dei bugiardi.
Come prima cosa quindi sarebbe opportuno riflettere su di sé e capire quali siano le skills che si possiedono, inserendole poi nel curriculum. Oltre a questo può essere utile anche accompagnare il cv con una lettera motivazionale. Si sottolinea che indicare le abilità in questione è di fondamentale importanza, in quanto la loro presenza nel curriculum può realmente fare la differenza. In più averle può essere utile per accedere a qualsiasi ambito lavorativo, proprio perché sono importantissime per ogni tipo di lavoro e di ruolo, sia quelli da svolgere in Italia, sia quelli da svolgere all’estero.

Scritto da Giada Fiordaliso.



Nuova Vecchia