Il lavoro del logopedista - cos'è, come diventarlo, stipendio

Il lavoro del logopedista è molto particolare, perché sebbene sia considerato da molti come un ruolo semplice da ricoprire, in realtà necessita di una preparazione complessa e lunga. In più si suddivide in diversi compiti, non in uno soltanto. Si tratta infatti di una figura professionale che si occupa di sviluppare, soprattutto negli individui di fascia d’età compresa tra i 4 e i 10 anni, le capacità comunicative e le abilità di linguaggio.
Oltre a questo però i logopedisti si occupano anche di tutti i disturbi cognitivi collegati al modo di comunicare e tra l’altro cercano anche di prevenire che si formino problematiche ad essi connesse. Sebbene lavorino soprattutto con i bambini, il loro compito non deve essere confuso con quello svolto dagli insegnanti, anche perché non si tratta di educatori o simili. Piuttosto, il percorso di rieducazione che devono far svolgere al paziente riguarda esclusivamente il modo di pronunciare le parole correttamente, nonché il giusto modo di esprimersi e quindi di comunicare. Oltre a queste mansioni però ne sono presenti anche altre e in più, prima di diventare un logopedista, occorre anche formarsi in modo adeguato. Per questo, di seguito saranno indicati anche tutti i requisiti utili da poter inserire nel proprio Curriculum vitae, per potersi candidare agli annunci di lavoro riguardanti questa figura.


Il lavoro del logopedista: di che cosa si tratta esattamente

Il lavoro del logopedista è suddiviso in una serie di compiti diversi, anche se tutti riguardano un obiettivo principale. Questo consiste nello sviluppo delle capacità di linguaggio nel paziente che prova difficoltà a pronunciare determinati suoni o non riesce a sviluppare un modo corretto di comunicare.
Per perseguire questo scopo vi saranno delle terapie di tipo neurologico e anche neuropsicologico che l’esperto in questione potrà mettere in atto.
Si può affermare inoltre che il suo ruolo consista quindi nella risoluzione di problematiche collegate al modo di parlare, causate da disturbi evolutivi oppure da traumi o anche patologie.
Non è un caso che il termine “logopedista” derivi infatti dalla parola greca “logos” che significa “discorso”, ma anche “parola” e anche “ragione”. Per dare una definizione precisa del professionista in questione si può quindi affermare che egli si occupa dello studio, ma anche della valutazione, della risoluzione di problemi connessi alla voce, al linguaggio, al modo di comunicare, ma non solo. Oltre a questo, trova soluzioni anche per disturbi di deglutizione o per disturbi di tipo cognitivo, come ad esempio problemi di memoria, di attenzione, ma anche di apprendimento.
Si potrà quindi contattare un logopedista nel caso il proprio bambino abbia problemi nella lettura, ma anche nel pronunciare alcuni foni, oppure se presenta un ritardo nel linguaggio, delle problematiche nel contare o anche nella scrittura. Tra questi, dislessia, disortografia, ma anche discalculia o anche disgrafia, balbuzie o autismo e altre patologie.
Un bravo logopedista sa utilizzare determinate attività e cure per ogni tipo di problema, che si risolverà con diverse sedute, piccoli esercizi svolti come se fossero un gioco, ma anche disegni, scrittura e così via.
Si deve precisare che sebbene la maggior parte dei logopedisti lavorino con bambini, tuttavia non è escluso che possano anche essere contattati da pazienti adulti. Nella maggior parte dei casi, quando questi ultimi contattano questi professionisti, è perché magari un parente anziano è stato colpito da qualche morbo, come quello di Parkinson e ha problemi nel parlare, oppure magari qualcuno ha subìto un trauma e di conseguenza ha un problema temporaneo collegato con il modo di comunicare.
Si è detto inoltre che l’esperto in questione sa anche trovare soluzioni per chi ha problemi con la voce. Può infatti capitare che qualcuno abbia la disfonia, ovvero quel disturbo che fa mancare la voce o magari la rende più bassa o roca. Anche in questo caso infatti è possibile rivolgersi a questa figura. Per quanto riguarda i suoi compiti precisi invece, questi possono essere approfonditi nei dettagli, al fine di capire meglio le caratteristiche di questa figura professionale.

I compiti del logopedista

Tra le mansioni del logopedista possono esservi:

  • elaborazione di un “bilancio logopedico”, quindi valutazione del paziente
  • applicazione delle terapie logopediche, comprese quelle verbali e non verbali
  • proporre ai pazienti di usare ausili, come strumenti appositi
  • monitorare che le terapie si stiano rivelando efficaci (durante il percorso terapeutico)
  • verificano che le loro terapie abbiano dato reali risultati (a fine percorso)
  • visionare la documentazione medica
  • progettare interventi di prevenzione
  • insegnare le giuste pratiche respiratorie
  • aiutare il paziente a svolgere correttamente gli esercizi

La maggior parte dei logopedisti svolge la propria attività all’interno di uno studio personale, ma tanti lavorano anche all’interno di strutture sanitarie di tipo pubblico o privato.

Le competenze precise che il lavoro del logopedista richiede e da includere nel Curriculum Vitae

Il lavoro del logopedista è una sorta di mix tra il ramo medico e quello psicologico, ma con un focus particolare sulla comunicazione e sulla risoluzione dei problemi collegati a quest’ultima. Oltre ai vari compiti di cui si deve occupare però è utile conoscere anche tutte le competenze o Siklls che i logopedisti devono avere, per ricoprire il loro ruolo. Tra queste vi sono.

  • Ottima conoscenza della lingua italiana, della fonetica e della pronuncia
  •  Conoscenze psicologiche adeguate
  •  Conoscenze mediche, soprattutto per le patologie relative alla comunicazione e anche all’apparato vocale e fonico 
  •  Essere in grado di ascoltare gli altri in modo attivo
  •  Saper comprendere gli altri e le loro necessità
  •  Saper valutare in fretta le condizioni del paziente
  •  Saper trovare una terapia adeguata alla risoluzione della problematica del paziente
  •  Perfetta conoscenza della lingua scritta e orale
  •  Forte adattabilità
  •  Capacità di far fronte a situazioni stressanti
  •  Capacità di apprendimento attivo
  •  Avere elevata pazienza
  •  Avere fermezza
  •  Saper gestire il proprio tempo
  •  Avere ottime doti critiche
  •  Saper valutare i risultati delle terapie

(Competenza da indicare anche nel Curriculum).

I differenti step del lavoro del logopedista

Tra i differenti step del lavoro del logopedista vi è innanzitutto una fase chiamata “anamnesi”, che consiste nella raccolta di dati relativi al disturbo del paziente. Precisamente, tali informazioni vengono ottenute ponendo delle domande direttamente al soggetto che soffre della problematica o ai suoi genitori. Questa fase serve per capire le cause del disturbo, come ad esempio traumi del passato o notizie sulla storia della famiglia che possono essere utili a capire il motivo per cui si è scatenato il disturbo.
La fase successiva invece è quella della valutazione, che consiste nel sottoporre al paziente ad un vero e proprio test, se necessario. Questo step infatti può anche non essere valido per determinati disturbi, la cui valutazione sarà svolta direttamente grazie all’esperienza del professionista o in alcuni casi coinvolgendo anche esperti esterni. Tra questi, psicologici oppure anche fisioterapisti o altre figure professionali.
Tutto ciò servirà al logopedista per redigere il “bilancio logopedico”, ovvero redigere un vero e proprio percorso terapeutico da condividere con la famiglia e anche con altri eventuali esperti coinvolti. In più questo bilancio serve anche per valutare la gravità del disturbo.
Dopo questa fase, vi è proprio la cosiddetta “presa in carico”, ovvero si stabilisce anche il piano riabilitativo, quindi la durata della terapia, delle sedute e lo svolgimento delle attività.
Durante lo svolgimento di queste ultime vi è poi la “verifica dei risultati”, ovvero si valuta se le terapie stabilite stanno mostrando risultati oppure no. In questo secondo caso, l’esperto potrà anche cambiare attività terapeutiche. L’ultima fase è il “follow-up”, ovvero sempre una verifica dei risultati, ma svolta a lungo termine, per capire se si è raggiunto l’obiettivo di guarigione.
Collegata a tutti questi step vi è anche la cosiddetta “attività di counseling”, ovvero la comunicazione continua che si avrà con la famiglia del paziente. Oltre a questo è molto importante specificare che il logopedista non fornirà alcuna diagnosi, in quanto non rientra nella categoria dei medici.

Come diventare logopedista - La Carriera Lavorativa

Il logopedista è colui che è iscritto all’Ordine nazione dei cosiddetti “TSRM PSTRP”, la cui sigla indica la “Federazione nazionale delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione”. Prima di potersi iscrivere all’Ordine però è importante che l’individuo consegua la laurea triennale in logopedia, che in realtà viene denominata “corso di laurea in professioni sanitarie, infermieristiche ed ostetriche”. Si tratta di un percorso universitario della durata di tre anni ed è a numero chiuso, quindi per potersi iscrivere occorre superare un test.
Durante lo studio triennale si svolgerà anche un apposito tirocinio, che aiuterà già ad acquisire quelle competenze pratiche di fondamentale importanza, per ricoprire il ruolo desiderato. Per quanto riguarda la durata dello stage, di solito si parla di 3000 ore divise nel corso dei tre anni.
Subito dopo aver terminato questa laurea, sarà necessario ottenere anche il titolo universitario magistrale in logopedia.
Subito dopo si potrò accedere all’Esame di Stato e superando questo, si potrà ottenere l’abilitazione al lavoro di logopedista.
Ci sono però persone che prima di provare a svolgere l’esame in questione preferiscono iscriversi a Master organizzati direttamente dalle Università e riguardanti proprio la logopedia, oppure corsi professionali appositi. Oltre a tutto questo può essere utile anche capire quale sia lo stipendio medio di un logopedista.

Lo stipendio

In media la figura professionale in questione percepisce uno stipendio che può variare dai 1200 euro al mese circa, fino ai 2000 euro circa. Si tratta però di una somma molto variabile, anche perché i fattori che la possono modificare sono numerosi.
In primis infatti vi è l’esperienza, anche perché un logopedista che sarà alle prime armi, percepirà la cifra minima, mentre quelli più esperti, guadagneranno molto di più. In più ci sono anche altri elementi da valutare, come ad esempio il luogo in cui lavora il logopedista. Il salario infatti può variare a seconda del fatto che egli lavori per il settore pubblico o privato. In più va anche detto che i guadagni possono aumentare, se svolge anche delle visite a domicilio.
Come si è visto, il lavoro del logopedista è molto complesso e particolare, perché ricco di sfaccettature e richiede un’elevata esperienza e preparazione.

Scritto da Giada Fiordaliso.

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