Problem solving - cos'è e come sviluppare questa competenza

Molto spesso si sente parlare di “problem solving” o si trova scritta questa espressione sugli annunci di lavoro, anche su quelli che riguardano ambiti molto diversi tra di loro.
Si tratta infatti di una soft skill molto importante, richiesta da tantissimi datori di lavoro e sia per attività lavorative aziendali, sia per altre situazioni e altri tipi di lavoro da dipendenti o da liberi professionisti. Senza questa abilità sul proprio curriculum vitae, sarebbe molto difficile convincere i selezionatori a farsi chiamare per un colloquio. Si tratta infatti di una delle prime skills che i recruiters controllano, anche perché è fondamentale. Per la precisione, si tratta di saper risolvere delle situazioni problematiche e avverse, nel migliore dei modi. Di seguito però una guida utile per definire al meglio le caratteristiche di questa capacità e anche i dettagli per come riuscire a svilupparla.


Problem solving: di che cosa si tratta esattamente

Il problem solving è un’abilità molto importante e possederla vuol dire avere un punto in più per riuscire a convincere il proprio datore di lavoro a farsi assumere.
Una delle prime skills che infatti i recruiters controllano sul curriculum vitae è proprio quella di saper risolvere i problemi. Per la precisione però la soft skill in questione rappresenta il modo per trovare una soluzione a una problematica nel minor tempo possibile e anche nel migliore modo possibile.
Può capitare infatti che quando si lavora, si verifichi una situazione non prevista e che potrebbe rappresentare degli ostacoli, se non si sa risolvere in fretta. Oltre a questo però l’abilità in questione consiste anche nel mantenere il sangue freddo, senza lasciarsi trasportare dalle emozioni e quindi senza lasciarsi prendere dall’ansia, bloccandosi.
Davanti a un ostacolo infatti il datore di lavoro si aspetta che i propri collaboratori sappiano risolvere da soli gli ostacoli e andare avanti, raggiungendo al meglio i propri obiettivi.
Non tutti possiedono tale capacità e per poter inserirla all’interno del proprio curriculum vitae, sarebbe opportuno cercare di svilupparla. Questo è possibile, anche perché basta fare attenzione ad alcuni passi da svolgere.


Come sviluppare questa importante competenza, molto richiesta dai datori di lavoro

Per riuscire ad avere il problem solving, occorre tenere in considerazione queste caratteristiche:

  • definire la problematica
  • dividere la problematica in più parti, se è complessa
  • analizzare bene la situazione
  • strutturare il problema
  • dividere il problema in parti e risolverle tutte
  • trovare possibili soluzioni e analizzarle, scartando quelle che non vanno bene
  • trovare la soluzione giusta

Per sviluppare la competenza in questione, come si è visto prima di tutto si deve imparare a definire il problema. A volte infatti può sembrare che quest’ultimo sia un ostacolo insormontabile, quando in realtà non lo è. L’ansia può ingigantirlo, ma anche l’incapacità di essere abituati a superare gli ostacoli.
Per imparare a eliminare questi ultimi, occorre quindi chiedersi se quello che si ha davanti sia realmente un problema con la “P” maiuscola. Sia che lo sia, sia che invece non lo sia, come step successivo occorre iniziare anche ad analizzare la situazione.
Per svolgere bene questa fase, occorre anche domandarsi quale sia la radice della problematica ed eliminare proprio quella o modificare i dettagli della situazione, per togliere l’ostacolo.
Se poi si tratta di una casistica più complessa del previsto, ingarbugliata da tanti problemi diversi, allora l’ideale sarebbe suddividere il tutto in parti più piccole, cercando di risolverle una per una.
Il problem solving infatti si può sviluppare proprio con l’esperienza: a mano a mano che si imparerà ad affrontare i problemi, la skill in questione aumenterà sempre di più. Da sottolineare poi che per analizzare bene la situazione, occorre anche raccogliere le informazioni giuste, i dati che servono, ma soprattutto capire quali sono quelli importanti per trovare la soluzione, e quali invece sono quelli che possono essere scartati.
Altra fase importantissima poi consiste nell’analizzare bene le alternative utili per cercare di trovare la soluzione giusta. Potrebbero esserci infatti diverse vie per risolvere il tutto, ma è anche vero che non tutte potrebbero essere quelle idonee.
Alcune infatti potrebbero complicare ancora di più la situazione, quindi è bene analizzarle tutte, scegliendo poi quella più semplice da applicare, ma anche quella in grado di risolvere subito la situazione.
Una volta presa la decisione poi, si deve anche ricorrere a organizzare un piano ben preciso per cercare di mettere in pratica la soluzione trovata. In questo modo, si sarà certi di aver eliminato l’ostacolo. Molto importanti poi anche i feedback, perché una volta che la situazione sarà risolta, si deve controllare ulteriormente che tutto vada per il verso giusto.  
Grazie a tutte queste fasi, si può indicare quindi anche un’altra definizione di problem solving, molto più completa della semplice risoluzione dei problemi. Si tratta infatti di una soft skill capace di far capire il problema, definirlo, trovare diverse vie per risolverlo, saper imparare a definire le priorità, selezionare tutte le soluzioni e poi individuare quella giusta. Oltre a questo però ci sono anche altri dettagli da considerare per sviluppare la competenza in questione.

Le altre abilità utili per sviluppare il problem solving

Esistono delle abilità che si possono allenare, per ottenere la soft skill in questione. Una di queste è il pensiero laterale, che consiste nel vedere il problema non in modo diretto, ma anche da diverse angolazioni. In questo modo, si avranno anche più possibilità di trovare le giuste soluzioni a riguardo.
Un’altra abilità può essere anche il team working, perché può essere utile confrontarsi con gli altri e quindi avere punti di vista diversi, perché in questo modo si possono trovare in fretta più soluzioni. Attenzione però, anche perché il problem solving è un’abilità che si deve avere indipendentemente dalla possibilità di poter consultare gli altri. Questi ultimi infatti non devono sostituire il proprio ruolo nel trovare la soluzione giusta, altrimenti poi non si svilupperà mai questa abilità.
Altra abilità che può aiutare a ottenere il problem solving è l’intelligenza emotiva: questa consiste nel riuscire a sfruttare le proprie emozioni a proprio vantaggio, per raggiungere i propri scopi. Si tratta anche del fatto di riuscire a controllare le proprie sensazioni, affinché non diventino mai un ostacolo per sé. Se si seguiranno tutti questi consigli, si avranno più possibilità di sviluppare la skill che tantissimi datori di lavoro richiedono: il problem solving, appunto. Come si è visto, è possibile infatti ottenerla, facendo un passo alla volta ed esercitandosi il più possibile.

Scritto da
Giada Fiordaliso.

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