Affrontare uno stage - cosa è e come funziona uno stage
Prima di spiegare come fare per affrontare uno stage, occorre indicare anche di cosa si tratti esattamente. Chiamato anche “tirocinio”, è un periodo di formazione all’interno di un’azienda, di una redazione o comunque di un gruppo di lavoro per cercare di apprendere tutte le caratteristiche relative al ruolo che si dovrà svolgere.Il periodo in questione può variare ed essere di minimo un mese o in alcuni casi anche meno, fino ad arrivare addirittura a 6 mesi o più. Ci sono persino tirocini che possono durare 12 mesi.
Si deve precisare però che purtroppo non tutte le aziende forniscono una retribuzione dello stage e in più le giornate lavorative settimanali variano da caso a caso, come le ore. Ci sono infatti tirocini che richiedono di presentarsi al lavoro per 6 giorni 7, svolgendo un orario part-time, mentre altri anche full time. Alcuni stage poi possono comprendere solo 2 o 3 giorni a settimana o come accennato, anche più giorni. Insomma, le casistiche sono tante e si tratta di una sorta di lavoro, perché le mansioni che si svolgeranno saranno quelle tipiche della professione che si ricoprirà, anche se il percorso è volto proprio ad apprendere le caratteristiche di un certo ruolo lavorativo e fare esperienza. Di solito, prima di essere accettati dall’azienda per lo stage, occorre non solo presentare un certo curriculum vitae e una lettera di presentazione, ma occorre anche possedere un’età che non superi una certa soglia. Molti annunci infatti indicano come limiti di età compresi tra i 20 e i 25 anni.
I consigli principali per affrontare un tirocinio
Per affrontare uno stage o tirocinio al meglio, è opportuno seguire determinati consigli, come ad esempio i seguenti:- essere gentili con tutti
- non essere disordinati
- mostrarsi umili
- mostrarsi desiderosi di apprendere
- richiedere feedback
- fare domande
- essere sempre puntuali
- non agitarsi per piccole problematiche
- mostrarsi propensi ad apprendere
- mostrarsi proattivi
- non esagerare svolgendo turni in più
- prendersi le pause
- essere organizzati
- avere un aspetto adeguato
- socializzare
La prima cosa a cui pensare è il comportamento: prima di tutto infatti, per affrontare uno stage in modo serio, si deve appunto essere professionali e mostrare la propria serietà. La gentilezza deve essere sempre presente, con tutti i membri dello staff e con tutte le persone che si incontrano in quell’ambiente.
Essere troppo zelanti infatti potrebbe poi spingere gli altri ad approfittare della propria disponibilità. Basterebbe mostrare il proprio interesse e soprattutto cercare di far vedere che si è pronti a imparare.
Tutto ciò significa anche che non devono cercare in continuazione degli elogi, ma nemmeno chiedere ogni cinque minuti se si sta eseguendo bene un certo compito. Meglio ricevere feedback alla fine, o meglio ancora aspettare che arrivino. Qualora poi non si ricevessero risposte, si può chiedere se il lavoro è stato effettuato in modo giusto.
Tra l’altro è molto importante far vedere anche che si possiede una certa organizzazione, sia mantenendo un certo ordine sul proprio piano di lavoro, sia nel fatto di suddividere le proprie mansioni in diversi obiettivi e poi ottenendo quello finale, il prima possibile e il meglio possibile.
Anche fare domande e chiedere aiuto quando è necessario, però è importante. Non si deve infatti dimenticare che li sta svolgendo quello stage per imparare e proprio per questo occorre chiedere come si devono eseguire determinate attività, per cercare di farle in modo corretto.
Tra gli altri consigli da tenere in considerazione poi vi è anche il fatto di essere sempre puntuali, proprio perché lo stage potrebbe anche garantire un’eventuale assunzione in quell’ambiente e in quell’azienda, quindi meglio mostrare subito la propria serietà. Si precisa poi che avere una certa puntualità non vuol dire solo non arrivare in ritardo, ma anche evitare di arrivare troppo in anticipo.
È necessario poi cercare di controllare anche le proprie emozioni, soprattutto quelle negative. Lasciarsi prendere dall’ansia per piccole cose ad esempio dovrebbe essere evitato, o comunque si dovrebbe cercare di fare di tutto per far sì che ciò non avvenga.
Piuttosto, si dovrebbe ragionare sulla problematica, in modo da trovare una soluzione il prima possibile. In questo modo tra l’altro si potrà anche tentare di sviluppare l’abilità del problem solving.
Un altro consiglio per svolgere al meglio lo stage poi è anche quello di mostrarsi professionali anche nell’abbigliamento, perché è sempre un ambiente lavorativo quello che si frequenta, anche se non si è stati assunti. Importante poi mostrarsi proattivi, ovviamente senza farsi vedere annoiati o non volenterosi, ma piuttosto ottimisti e pronti a imparare. Questo però non è tutto.
Gli altri consigli importanti per stagisti e tirocinanti
Tra gli altri consigli citati vi è quello di usare le pause e quelli legati alla socializzazione. Nel primo caso si tratta di un fattore importante perché non si deve mostrare una finta professionalità. È bene infatti riposarsi, in quanto non si possono svolgere ore e ore di lavoro senza un attimo di pausa. Qualora infatti si venisse assunti, prima o poi ci sarà sempre il bisogno di fermare il proprio lavoro, mangiare qualcosa e riposarsi. Per questo, è inutile farsi vedere pronti a non svolgere pause.
Piuttosto, è possibile usare queste ultime proprio per socializzare. Questo elemento è fondamentale, anche perché il datore di lavoro potrebbe apprezzare molto questa capacità di stabilire relazioni interpersonali e tra l’altro proprio queste possono aiutare a capire maggiori dettagli sull’ambiente di lavoro.
Oltre a questi consigli però è opportuno aggiungerne anche questi altri:
- diventare bravi osservatori
- non scoraggiarsi
- imparare dagli errori
- porsi in modo non competitivo
- non lasciarsi influenzare dal giudizio dei colleghi
- essere umile
Oltre a questo, sbagliare è umano ed è più che normale che le prime volte si potrebbero commettere degli errori, proprio perché non si è mai svolto quel determinato ruolo. Piuttosto, sarebbe opportuno considerare gli errori per imparare.
Da sottolineare poi anche il fatto di non essere competitivi con i colleghi, perché si svolge lo stage per apprendere e non per fare a gara con gli altri. Un altro consiglio poi è quello di non lasciarsi condizionare troppo da eventuali giudizi degli altri. Attenzione a non confondere questi con i feedback riguardo il proprio lavoro: se si è svolto qualche progetto in modo sbagliato, è giusto che i colleghi lo facciano presente, ma se i giudizi diventano personali o se vi sono opinioni negative e del tutto personali che vengono espresse, l’ideale sarebbe cercare di ignorarle, proprio perché non fanno parte dell’apprendimento.
Anche essere umili poi è importantissimo e questo vuol dire che non solo si dovranno evitare le lamentele, ma anche che non si dovrà pretendere subito una retribuzione elevata, né si dovrà pretendere di svolgere subito mansioni che hanno una responsabilità importante, proprio perché ancora si è alle prime armi. Seguendo tutti questi consigli quindi si avrà la possibilità di affrontare uno stage al meglio e si potrà apprendere anche più velocemente.
Scritto da: Giada Fiordaliso